di Paolo Cognetti

La trasparenza del cielo e dell’aria

In questo libro c’è la montagna con i suoi silenzi sterminati ma anche con i suoi suoni spesso tenui e leggeri, talvolta spaventosi. Ci sono i profumi intensi, di fiori e di legna, i colori vividi e le tinte acquerello. C’è la passione per il camminare, per salire per raggiungere orizzonti indimenticabili e c’è la fatica estenuante per coprire distanze e altitudini ai limiti della forza umana. C’è il sole, c’è il freddo e la nebbia, e soprattutto la neve. Tanta, soffice, amica, dura, tagliente, infida.
C’è il tempo, con il susseguirsi delle stagioni e la consapevolezza della mutazione di uomini e di case, di animali e di paesi. C’è la vita forte. C’è la morte che trasforma tutto, implacabile eterna.
C’è la famiglia e c’è l’amicizia, quella vera. Con le gioie e i dolori, la pienezza e il vuoto. C’è il rapporto di coppia, la dicotomia uomo donna con i chiaroscuri del loro rapporto.

Insomma c’è tutto. Anche la storia, c’è la forza di una narrazione lucida, scorrevole, eterea e terrena, che ti resta attaccata ma che alla fine scompare come un ricamo di neve che svanisce al sole e ti lascia solo il ricordo della sua bellezza, del suo candore, della pura trasparenza del cielo e dell’aria.