Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza.

 
 

Libro di Carlo Rovelli.

Attorno a noi c’è uno straordinario mondo inesplorato afferma Rovelli.  Ma il fisico veronese non si limita ad affermare l’ovvio, egli il mondo straordinario  in cui siamo immersi cerca di scoprirlo, di capirlo, aiutandosi con lo studio, con la lettura multidisciplinare, attraverso una riflessione personale profonda, acuta, con l’amore per il sapere e una sterminata curiosità. E una volta che Rovelli, ha capito il nostro universo, lo racconta, lo illustra, lo spiega con parole comprensibili, anche quando i concetti non sono poi così semplici.

Questo libro è una raccolta di articoli per i giornali – pubblicati a partire dal 2010 sulle varie testate giornalistiche con cui l’autore collabora, sono saggi, riflessioni di filosofia, di fisica, di astrofisica, di antropologia, di storia, di attualità, di politica, di biologia. L’autore ci parla dei grandi scienziati del livello di di Marie Curie, Charles Darwin, Stephen Hawking, Roger Penrose e Georges Lemaître, di filosofi come Aristotele e David Lewis. Tratta di Lucrezio, Dante e Leopardi, affermando che scienza e poesia hanno entrambe la missione di superare l’ovvio attraverso visioni ed  epifanie, per condurci a scoprire il mondo fuori e dentro di noi. La scienza non può chiudersi né alla filosofia né alla poesia perché altrimenti appassirebbe per superficialità, dice Rovelli, e questa affermazione non è certo condivisa da tutti coloro che praticano la ricerca scientifica.

Il libro parla anche di Carlo Rovelli uomo, studente, scienziato. Delle sue esperienze professionali e personali, anche dei suoi “trip” di giovane studente con LSD; ci racconta con sincerità e coerenza  del suo rapporto con la fede.

Naturalmente quando siamo di fronte a una serie così enorme di temi, possiamo incontrare argomenti che più sono in linea con i nostri gusti e attitudini. Io ho particolarmente apprezzato i vari saggi su “I buchi neri”, quello sulla “infinità divisibilità dello spazio”, sulla convivenza, sul “De Rerum Natura”, sulle implicazioni quantistiche che permeano ogni cosa intorno a noi, sui motivi antropologici della guerra.

 Il fil rouge che unisce tutta la raccolta lo leggiamo nella parola che troviamo nel titolo: la gentilezza. La buona disposizione d’animo verso il prossimo anche, ma soprattutto gentilezza intesa come impegno civile e serietà, partecipazione e condivisione, curiosità e amore per l’uomo e la natura.

Rovelli in questa raccolta conferma ancora una volta di rifiutare ogni tipo di verità rivelata a beneficio della ricerca e dello studio, dell’osservazione e dell’applicazione del metodo scientifico, tuttavia nel suo percorso di scoperta del mondo e dell’animo umano non si dimentica certamente di contemplare gli aspetti profondi e spirituali della nostra umanità.